Saturday, October 21, 2006

E-commerce, carte di credito sì o no?

Le carte di credito in circolazione continuano a crescere. In aumento anche le carte di debito. Sempre più diffuse le carte con funzionalità revolving.

Secondo quanto emerge dalla quarta edizione dell’Osservatorio sulle Carte di Credito Assofin – CRIF Decision Solutions – GfK Eurisko, nel 2005 le operazioni effettuate con strumenti di pagamento bancari e postali diversi dal contante sono cresciute del 2,4%, a conferma del progressivo avvicinamento del nostro Paese ai tassi di penetrazione delle carte di credito e di debito che caratterizzano i mercati europei più avanzati.

Le carte di credito in circolazione continuano a crescere(+6,9%, raggiungendo quasi i 29 milioni) e il numero di quelle attive è aumentato del +14,2%.
La crescita delle carte attive va di pari passo con quella dei volumi transati con carta di credito, che nel 2005 hanno avuto un incremento del 10,9%, mentre il numero di operazioni è aumentato anch’esso del +6,9%.

Per quanto riguarda le carte di debito, il loro sviluppo risulta elevato sia in termini di numero di operazioni (+7,9%) sia di volumi (+7,2%), con un incremento delle carte in circolazione del +3,2% (26,5 milioni le carte di debito in circolazione).

La carta di credito resta posizionata su target caratterizzati da un profilo socio-culturale elevato e da una buona solidità finanziaria – posizionamento che discende in modo diretto dalle strategie commerciali dell’offerta finanziaria – sebbene continui la progressiva apertura verso segmenti più giovani, con flussi di reddito più contenuti, ma con buone potenzialità di crescita (segnali presenti anche nell’ultimo anno, seppure la crescita sia tendenziale e non significativa).

Cresce infatti l’offerta della carta di “plastica” da parte degli istituti bancari e finanziari. L’analisi evidenzia l’ampliamento della gamma di prodotti presenti sul mercato italiano, in particolare nel segmento delle carte co-branded, che ha ormai assunto una notevole rilevanza ed è diffuso in un numero crescente di settori e ambiti tematici (Assicurazioni, Associazioni, Auto e moto, Grande Distribuzione Organizzata, Solidarietà, Sport, Viaggi e Tempo Libero, Utilities e Web).

Si consolida il posizionamento delle carte prepagate che, per le proprie caratteristiche di praticità, facilità, velocità e sicurezza di utilizzo, hanno registrato un vero e proprio boom negli ultimi anni: nate in Italia nel 2003, attualmente sono oltre 3 milioni.

Per quanto attiene il segmento delle carte revolving, che consentono di rateizzare il rimborso secondo un piano di ammortamento flessibile, le Istituzioni Finanziarie Specializzate si confermano gli attori principali sul mercato. L’Osservatorio evidenzia una crescita ancora vivace, anche se a livelli più contenuti rispetto agli anni passati.

A fine 2005 si registrano 12 milioni di carte revolving in circolazione, con un aumento consistente, pari al +39%, riconducibile ancora una volta all’elevato numero di nuove emissioni: queste ultime pesano per il 35% sul totale carte in circolazione e crescono del +43%.

Il numero di transazioni effettuate con le carte revolving risulta aumentato del +24% nel 2005 e del +12% nei primi sei mesi del 2006: il rallentamento è sintomo di un mercato che sta raggiungendo un maggiore grado di maturità.

I sistemi di pagamento online

L’edizione 2006 dell’Osservatorio ha dedicato l’approfondimento monografico al tema della capacità innovativa e delle evoluzioni possibili nei sistemi di pagamento online.
Ad oggi, sia in Europa che negli Stati Uniti, la forma di pagamento più utilizzata per i pagamenti online è la carta di credito; peraltro, le carte di debito e il sistema Paypal sono più diffusi negli Stati Uniti rispetto al mercato europeo.

Nel comparto dell’eCommerce italiano almeno il 70% degli acquisti online è effettuato con carta di credito; il restante 30% degli acquisti è equamente suddiviso tra Paypal, bonifici e pagamenti in contrassegno.

Si riscontrano tuttavia valori percentuali diversi a seconda della categoria merceologica del bene acquistato: se per gli acquisti nel settore del turismo il 99% delle transazioni è fatto tramite carta di credito, tale percentuale scende sotto il 50% per gli acquisti dei prodotti di editoria e di elettronica/informatica.

Dal punto di vista della domanda attuale, l’analisi in termini di profiling sia sul target di utilizzatori di Internet sia sul target di buyers online ha confermato come gli strumenti dell’innovazione, in qualunque ambito si osservino, trovino in generale un terreno più fertile alla diffusione in presenza di alcuni prerequisiti di elevato profilo socio-culturale.

Per quanto riguarda, in particolare, l’utilizzo delle forme di pagamento, le analisi svolte attraverso Multifinanziaria Retail hanno evidenziato come, sebbene l’utente disponga già oggi di una buona varietà di strumenti innovativi, questi non siano ancora entrati nella pratica d’uso. Al di là dell’utilizzo della carta di credito (strumento utilizzato dal 60% dei decisori buyers online) permane ancora, infatti, una buona presenza di forme di pagamento più semplici e “tradizionali”, che mantengono una più forte centratura sull’off-line (bonifico bancario, pagamento alla consegna).

Sul fronte della domanda potenziale si rileva, infine, la disponibilità di quasi un decisore utente di Internet su due ad acquistare prodotti e/o servizi attraverso Internet in futuro. Una metà circa di tale bacino è, in realtà, già utilizzatore di eCommerce ed esprime quindi la sua intenzione di proseguire nell’utilizzo del canale online per i propri acquisti (indice di un bilancio di esperienza sostanzialmente positiva).

Presso i futuri acquirenti online la carta di credito si conferma quale strumento di pagamento preferibile, con una più accentuata apertura, però, nei confronti della carta prepagata ricaricabile rispetto alla carta di credito classica (fenomeno ancora più evidente presso coloro che entreranno per la prima volta nel mercato del Commercio Elettronico).

La rischiosità del mercato

In termini di rischio, inteso come capacità dei possessori di fronteggiare gli impegni creditizi assunti, il mercato conferma, sia per le carte a saldo che per le revolving, Calabria, Sicilia e Campania come le regioni con i tassi di sofferenza più elevati rispetto alla media nazionale, mentre la Lombardia, tra le regioni con un’alta diffusione della carta, continua ad essere caratterizzata da una qualità di clientela più elevata rispetto alle altre. (da i-dome.com)

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