Sunday, October 22, 2006

I costi nascosti delle carte di credito...

Una recente indagine di Altroconsumo, la nota Associazione indipendente dei consumatori, mette a nudo 111 carte di credito e svela, a tutto vantaggio degli utenti, i costi nascosti delle carte di credito.

Secondo Altroconsumo sulle carte di credito incidono svariati costi che si dovrebbero considerare.

Primo, il canone annuo, secondo, i costi per inviarvi a casa l’estratto conto, il terzo, le imposte di bollo, il quarto, le commissioni trattenute dalla società emittente per avervi anticipato il contante, il quinto, il costo del cambio quando si usa la carta fuori dai Paesi dell’UE.

Delle 111 carte di credito analizzate 84 erano di tipo option, cioè il tipo che consentono di pagare in unica soluzione o rateizzando il debito, 26 invece sono revolving, quelle che rateizzano il debito in toto.

La sorpresa dell'indagine è che nessuna di queste carte di credito è a costo zero, come molte volte viene sbandierato...
Ad esempio la Libra Gold di BPU Banca è la carta di credito più cara e costa 144,87 euro all’anno.
Altroconsumo è arrivata a questa conclusione, considerando una spesa media di una famiglia, in 4.500 euro all’anno, dunque 12 estratti conto di valore superiore a 77,47 euro, 1 prelievo di 100 euro e pagamenti effettuati con la carta per 200 euro.

Sempre secondo Altroconsumo, le migliori carte di credito option sono 16, di cui la più conveniente sarebbe la Newcard di Fineco, che costa 6,9 euro all’anno, fino alla Gold di Citibank, con un costo di 44,66 euro.
Mentre la più diffusa Cartasì Classic costa 74,23 euro, addirittura 67,33 euro in più della più conveniente, come prima accennato.

Altroconsumo visti tali risultati si affretta a consigliare agli utenti dele Carte di Credito di non fermarsi a guardare il solo costo del canone annuo dato che ci sono tante altre voci, come abbiamo visto, che fanno crescere il costo della carta, compresa la commissione che certe carte di credito fanno pagare per fare il pieno di carburante.

Per quanto riguarda le carte di credito revolving, queste sono emesse da banche e finanziarie e per queste gli interessi sono più alti: che in alcuni casi per 1.500 euro si possono pagare anche il 16,71% di interessi.

Il TAEG di queste carte, ovvero il tasso annuo effettivo globale che si paga, può giungere persino a poco meno del 24%, se si considerano le spese di invio di estratto conto e questo limite è stato raggiunto da una diffusa carta di credito, quella di Compass, al punto che, secondo Altroconsumo, facendovi una spesa di 1000 euro e rateizzandoli a 50 euro al mese con tale carta di credito revolving si verranno a restituire alla fine del pagamento ben 1.250,755 euro, ovvero oltre 250 euro fra interessi e spese varie!...

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